Il XX secolo è stato un’epoca di grandi cambiamenti. C’è stata la rivoluzione automobilistica, il boom economico del dopoguerra, i radicali cambiamenti culturali degli anni Sessanta e Settanta e, infine, la rivoluzione informatica. Tutto ciò ha influenzato e contribuito a creare le tre diverse generazioni che lavorano nelle officine di oggi. Ma chi sono queste persone e che cosa le muove?
Cosa vogliono le diverse generazioni dal lavoro
Comportamenti tipici:
- Avvezzi all’uso della tecnologia
- Flessibili e adattabili
- Bravi a condividere competenze
La generazione di persone nate dopo i millennial, meglio nota come generazione Z – ora in adolescenza o appena ventenni – ha assistito al cambiamento tecnologico più rapido mai visto dall’uomo, vedendo una tecnologia promettente sostituirne un’altra a una velocità impressionante. Il riconoscere che poche cose durano a lungo ha dato loro la voglia di sperimentare.
La generazione Z ha quindi un atteggiamento nuovo nei confronti della formazione e del lavoro. Secondo un sondaggio condotto da Culture Coop, il 78% degli appartenenti alla generazione Z sostiene che ottenere un diploma di laurea quadriennale non ha più senso, economicamente parlando, e sono spuntate centinaia di programmi, da apprendistato a boot camp, che offrono un percorso alternativo.
I posti di lavoro stanno appena iniziando a sentire l’influenza della generazione Z. Essi possono non avere le competenze formali delle precedenti generazioni, ma possono essere in grado di insegnare a colleghi più maturi come apprendere rapidamente nuovi strumenti e nuove competenze, allo stesso modo in cui hanno fatto loro stessi nella loro vita.
Comportamenti tipici:
- Avvezzi all’uso della tecnologia
- Apprezzano il lavoro flessibile
- Si preoccupano di offrire un contributo positivo
I millennial considerano il lavoro come un modo per fare la differenza nel mondo; pertanto, per loro, il loro impatto è importante, talvolta persino più del denaro. I millennial sentono inoltre una forte necessità di trovare il proprio lavoro interessante. In genere, non hanno ancora fatto acquisti importanti come case o macchine e, senza essere vincolati a un grosso mutuo, è meno probabile che rimangano a fare un lavoro che a loro non piace, non li rende felici o è in conflitto con i propri principi.
In quanto figli della rivoluzione informatica, i millennial sentono inoltre di non dover essere incatenati a un luogo nel posto di lavoro. Amano lavorare in modo flessibile e non disdegnano eventuali interferenze con la vita privata se questa è la contropartita. Sono felici di fondere la loro vita professionale con quella privata e così ottenere una vita integrata, più ampia.
I millennial sanno essere lavoratori estremamente onesti, ma considerano l’onestà come una via a doppio senso, che implica pretese dal datore di lavoro ma anche dal dipendente. Pertanto, se state cercando di attrarre e mantenere millennial nella vostra officina è importante che teniate conto del loro stile comunicativo, dei loro valori e di ciò che li motiva, in modo tale da riuscire a creare un ambiente di lavoro e un sistema di remunerazione su misura, che funzioni per entrambi.
Comportamenti tipici:
- Indipendenza nei valori
- Buona capacità di risolvere i problemi
- Focalizzazione sui risultati, non sul processo
La generazione X è cresciuta in anni di cambiamenti sociali significativi per la società e la famiglia. Avendo spesso entrambi i genitori fuori al lavoro, sono stati i figli che hanno imparato come arrangiarsi da soli perché a casa non c’era nessuno dopo scuola. Ne consegue che i lavoratori della generazione X tendono a essere indipendenti e intraprendenti. A loro non piace essere microgestiti e sono focalizzati sui risultati e non sui processi; mettono in dubbio il fatto di fare le cose secondo un processo tradizionale se esiste un altro metodo per portare a termine un compito in modo più rapido, facile o conveniente.
In quanto manager, i lavoratori della generazione X tendono a non “mettere mano” ed evitano le riunioni, se possibile. Mentre i baby boomer faranno straordinari per guadagnare più soldi, i lavoratori della generazione X non ritengono di farsi strada con quella strategia; pertanto, fanno le ore richieste e poi vanno a casa. Quel che apprezzano di più è avere il tempo di fare ciò che vogliono.
Pertanto, se state cercando di attrarre e mantenere dei lavoratori della generazione X nella vostra officina, siate consapevoli di quanto sopra. I lavoratori della generazione X sanno essere estremamente pragmatici e creativi nella risoluzione dei problemi, ma è più probabile che tengano la vita professionale separata da quella privata.
Comportamenti tipici:
- Apprezzano l’orario 9-5 sul posto di lavoro
- Amano le riunioni
- Sono indipendenti e autonomi
I baby boomer sono cresciuti in un’epoca di prosperità senza precedenti per la classe lavoratrice. Molti di loro sono stati i primi nella loro famiglia ad andare all'università o a scuole commerciali e l’economia in espansione ha creato posti di lavoro che hanno ricoperto. Hanno raggiunto le tappe familiari dell’età adulta – lavoro, matrimonio, figli e acquisto di una casa – molto prima di quanto in genere i millennial facciano oggi.
I baby boomer sono diventati maggiorenni quando il successo economico si poteva ottenere con il duro lavoro. È molto più probabile che prendano in considerazione di fare straordinari e che rimangano fedeli a un’azienda per il cammino fatto con essa.
Inoltre sono indipendenti e autonomi, perché sono nati in un’epoca in cui l’approccio era quello per cui le cose rotte si potevano e si dovevano riparare. Sono cresciuti smontando oggetti e rimontandoli. Inoltre, poiché sono cresciuti lavorando tutto il giorno con i loro colleghi, comprendono e apprezzano un ambiente di lavoro interattivo. I baby boomer amano le riunioni e sono contenti di lavorare assieme al resto del personale nello stesso edificio, pur lavorando in maniera indipendente. Come potete vedere, le differenze nella visione del lavoro, della gestione (o dell’essere gestiti da altri) e di come lavorare differiscono enormemente tra baby boomer, generazione X, millennial e generazione Z; ciò avrà un impatto non solo su come vedono il lavoro ma anche su come considerano e interagiscono con gli altri membri del team. Qualche considerazione su come la vita ha forgiato queste generazioni vi aiuterà a comprendere quali sono le motivazioni delle diverse generazioni che compongono il vostro personale. Dopodiché potrete tentare di offrire loro il tipo di ambiente, remunerazione e supporto che vi consentirà di trattenere i giocatori migliori.
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